Oggi l’articolo è dedicato a due ragazze che non vestono più la maglia arancione ma che sono state parte importante della nostra società e oltre ai tantissimi successi hanno contribuito alla nostra crescita.
Sophia e Elisa nell’ultimo weekend hanno partecipato con la maglia della Nazionale ai Campionati Europei U20 di Boras.
Purtroppo, impossibilitato da impegni di lavoro, ho seguito i Campionati dalla Tv ma dai messaggi e qualche telefonata scambiata con Martino, loro allenatore, posso immaginare come saranno state le tre giornate in terra Svedese.
Sophia è una macchina da guerra. Mai negli ultimi anni mi è capitato di vedere una ragazza di quest’età con tanta determinazione e sicurezza nei propri mezzi. Può correre qualunque distanza dai 400 ai 5000 ma gli 800 sono la sua gara. Nel doppio giro di pista riesce ad esprimere tutte le sue grandi doti di velocità abbinate ad una importante resistenza costruita in anni ad alto livello. A Boras, nelle prime due giornate, si guadagna la finale a suon di grandi prestazioni. Due turni corsi da protagonista, sempre vicinissima al personale, per portare la sua ormai famosa treccia bionda tra quelle otto che il Sabato si giocheranno la medaglia. Nella finale , una delle più veloci di sempre, Sophia accusa forse i due turni precedenti ma corre sempre al limite e chiude ottava ancora una volta sotto i 2:06 (2:05.85).
Elisa negli ultimi due anni, dopo i Campionati Europei di Grosseto, ha dovuto più volte fermarsi e ripartire. Problemi fisici non le permettevano quasi mai di esprimersi al meglio. Probabilmente arrivata a Boras con meno certezze della compagna di allenamenti ma una condizione come mai prima. Il regolamento impone una qualificazione anche per i 3000. Sappiamo che con coach Martino avrà studiato ogni particolare della gara. Avversarie con ogni loro caratteristica e punto debole, condizioni della pista, meteo e ogni altro eventuale imprevisto. Ogni particolare che a questi livelli, se trascurato, può fare la differenza. La qualificazione è già un piccolo trionfo perché, oltre a fare tutta la gara da frontrunner, domina la batteria, si migliora di oltre 20 sec e va in finale con il miglior crono. Domenica siamo tutti davanti a cellulari e TV. Elisa è stratosferica. Non molla un metro per tutta la gara e nella volata finale si prende un incredibile bronzo che, come dice lei, “ripaga di tanti sacrifici”
Non hanno più maglia arancio ma l’affetto che ci lega a loro, i tanti momenti sofferti insieme e la maglia azzurra che unisce tutti ci fa vivere le stesse emozioni di quando erano con noi. Sophia e Elisa sono l’esempio di come la volontà e la tenacia, supportate ovviamente da un talento non indifferente, possano portare a grandissimi risultati. Grazie ragazze, ancora una volta, per averci regalato emozioni uniche.